"In Umbria più che altrove ciò che si è costruito all’interno del paesaggio rurale si è conservato, in questo senso si può parlare di un archeologia che è anche futuro" (F. Farinelli – Università di Bologna).
Riabitare l’architettura rurale è un tema sempre affascinante, di grande attualità poiché presuppone il complesso obiettivo di mettere ‘il vecchio a nuovo’. Il mio progetto, per gli avvocati Lemme-Anselmo, sottintende una riabilitazione funzionale mirata nell’evidente discriminazione tra le preesistenze storiche e il linguaggio contemporaneo, tra la conservazione possibile e il rinnovo necessario.
Progetto – Realizzazione: 2013-2019 (servizio ‘chiavi in mano’ coordinando maestranze locali con altre forestiere)
La totale permeabilità ottica dell’involucro, in cui l’assenza dei comuni dispositivi di oscuramento è stata sostituita da un sistema meccanizzato a scomparsa di frangisole in alluminio corten, decreta la totale compenetrazione percettiva tra interno ed esterno. La casa diventa quindi un osservatorio privilegiato sul panorama circostante del torrente Faena e si dispone ad accogliere il luogo, ad ascoltarlo e ad acquisirlo compiutamente (senza parzialità e omissioni), all’esperienza intima e quotidiana dell’abitare.